20 listopada 2009

La comunicazione nella missione del sacerdote

Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce ha organizzato, il 18 novembre 2009, la Giornata di studio. Durante l’incontro, in occasione dell’Anno Sacerdotale, è stato presentato il tema “La comunicazione nella missione del sacerdote”.
Secondo me oggi molto importante e interessante è ricordare cosa significa d’essere sacerdote nel mondo dove dominano i mezzi di comunicazione e hanno influenza sull’opinione pubblica. Prima dobbiamo ricordare, che la comunicazione si comincia da Trinità (S.E.Mons. Mauro Piacenza). La Trinità è il quadro della comunità appoggiata sulla reciproca comunicazione è dà il modello della comunicazione umana. La comunicazione foggia l’uomo, si concorre a sua altezza non soltanto intellettuale, personale, ma anche spirituale. La comunicazione è la realtà spirituale, essendo un valore in sè. La Trinità è la fonte da quale viene il diritto di comunicazione per tutti. Per questo anche il sacerdote è comunicatore. In particolare la dimensione comunicativa dell’essere sacerdote si esprime nella sua missione (prof. Philip Goyret). Quando celebra dei sacramenti e proclama la Parola di Dio, comunica Dio e Sua opera divina e dunque deve vivere conformemente a ciò che rappresenta. La Parola dà senso alla testimonianza e la testimonianza dà credibilità alla Parola. Gesù continua la sua missione attraverso i sacerdoti (prof. Philip Goyret). Ogni azione liturgica è incontro tra Cristo e fedeli. La missione del sacerdote, che ha mandato Gesù, diventa loro l’identità (Mons. Giovanni D'Ercole). Nella televisione, nella parrocchia il sacerdote rappresenta sempre di Cristo. Quando parla davanti a una camera, parla sempre come la voce della Chiesa (prof. John Wauck). Il sacerdote come specialista di Dio è vero comunicatore. Dovrebbe avere la capacità di ascoltare e di conoscere, come funzionano, i mezzi di comunicazione (Mons. Giovanni D'Ercole). In qualche senso anche il sacerdote è la fonte informativa sulla vita della Chiesa, perche quando vorrebbe comunicare qualcosa, prima dovrebbe pensare (prof. John Wauck). Oggi qualche volta possiamo vedere che alcuni sacerdoti dimenticano che sono dei rappresentanti della Chiesa e proclamano sé stessi. Vale la pena ricordare che all’evangelizzazione non servono i preti showman che vanno in TV (prof. Philip Goyret), ma preti umili e pieni di Dio (Mons. Giovanni D'Ercole). Il comunicare è relativo alla capacità di contemplare. Il comunicare la realtà della Chiesa significa parlare nell’amore e nella verità (prof. John Wauck).
Senza dubbio possiamo dire che la Giornata di studio era come l’esame di coscienza in modo particolare per i sacerdoti. Abbiamo potuto scoprire e ricordare come importante compito c’è davanti ai sacerdoti – comunicatori di Dio. Il mondo ha bisogno avere i sacerdoti che hanno capacità di creare dei mezzi di comunicazione come strumenti di evangelizzazione. L’apostolicità e il professionismo sono senz'altro essenziali e fondamentali nel missione del sacerdote e processo di comunicare il Vangelo nel mondo contemporaneo.

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